il bello della replica

5 agosto 2010

Capita di tanto in tanto che qualcuno si lamenti perché d’estate i palinsesti televisivi sono disseminati di repliche di programmi già andati in onda. Ovviamente il fatto ha motivazioni soprattutto finanziarie: nel periodo dell’anno in cui il pubblico è meno presente sarebbe insensato, per le emittenti tv, investire tanto quanto nei periodi di grande ascolto. Per le trasmissioni che richiedono un forte impegno redazionale, d’altronde (e cioè tutte quelle “fatte in casa” e non acquistate da altre tv o case di produzione) è fisiologico a fine stagione un momento di bilancio e assestamento, in vista della stagione successiva.
Detto questo, trovo che i palinsesti estivi siano un serbatoio ricchissimo di sorprese proprio grazie alla presenza delle repliche. Da un programma in replica non ci si aspetta ascolti stratosferici, e questo permette una libertà di programmazione impensabile in altri momenti dell’anno. Per esempio “Il giardino di Albert”, il settimanale RSI di divulgazione scientifica che di solito va in onda il pomeriggio della domenica, quest’estate viene riproposto (sulla Due) in prima serata. Visto che non tutti guardano la tv la domenica pomeriggio, per molti la replica è di fatto la prima occasione di guardarlo. Altri programmi sono invece per loro natura legati ad una determinata fascia oraria: come “I nostri archivi segreti”, la spassosissima serie di finti documentari (“mockumentary”: da “mock” che in inglese significa “prendere in giro”) in cui la Commissione Federale per la Riabilitazione del Patrimonio Eroico riscrive capitoli decisivi della storia mondiale. In questo caso la collocazione in tarda serata (tutti i giorni, su LA 2) è d’obbligo.

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